Grazie all’esperienza e alle competenze dei nostri professionisti siamo in grado di gestire attivamente l’influenza delle stagioni e degli elementi atmosferici predisponendo efficienti piani manutentivi per i nostri impianti fotovoltaici.

IL SOLE, LE STAGIONI E GLI AGENTI ATMOSFERICI: IL FOTOVOLTAICO E LA STAGIONALITÀ

La produzione di energia elettrica di un impianto fotovoltaico dipende naturalmente dal Sole, ma variabili chiave sono anche le stagioni e gli elementi atmosferici in virtù dell’azione che esercitano sulla diffusione della luce solare e sulle componenti di impianto.

L’inverno presenta diversi fattori avversi

Il più evidente è la riduzione delle ore di luce all’interno della giornata, che comporta un ciclo di produzione più breve.

Durante il giorno il Sole è più basso in quota e le ombre sono più lunghe: è probabile che alberi o strutture nei pressi degli impianti vadano a oscurare i pannelli con la propria sagoma.

Inoltre, nevicate copiose possono coprire i moduli: in tal caso solitamente si attende che la neve si sciolga, poiché gli impianti sono spesso situati in aree di campagna non agevolmente raggiungibili in condizioni di neve abbondante e poiché, dopo l’intervento, la problematica potrebbe ripresentarsi in tempi brevi a seguito di una nuova nevicata. Se la coltre nevosa è però sottile, lasciando liberi i pannelli, può avere un sorprendente effetto positivo grazie all’albedo (ovvero la riflessione dei raggi solari) che va ad aumentare la quantità di luce che colpisce i pannelli. Questo effetto è significativo soprattutto negli impianti realizzati con pannelli bifacciali o per impianti con moduli a film sottile. Per questo in alcuni impianti questo effetto viene replicato artificialmente imbiancando il terreno sottostante i pannelli con della calce bianca.

La stagione più produttiva è l’estate grazie alle giornate lunghe e il Sole alto in quota

Normalmente nel periodo giugno-settembre si concentra il 60-70% della produzione annua dell’impianto, con un picco nel mese di luglio. Tuttavia sia i pannelli sia gli inverter patiscono le alte temperature: le cabine che ospitano questi ultimi sono normalmente condizionate o in alternativa dotate di sistemi di estrazione del calore per evitare il surriscaldamento della componentistica elettrica ed elettronica degli inverter ed il calo di performance produttiva che da esso deriva. L’estate, inoltre, presenta un altro temibile pericolo: gli incendi che si possono propagare dai terreni limitrofi all’impianto.

Le stagioni migliori dal punto di vista dell’efficienza dell’impianto sono la primavera e l’autunno, grazie all’equilibrio tra irraggiamento e calore. La condizione di produzione ideale prevede, infatti, una temperatura di 25°, che permette una corretta funzionalità di tutta la componentistica elettrica.

Sono anche gli agenti atmosferici a condizionare la produttività.

La pioggia, che determina per sua natura uno svantaggio per la produzione fotovoltaica a causa della minore produzione che determina, può tuttavia comportare dei benefici: le precipitazioni dilavano i pannelli dallo sporco superficiale. L’acqua piovana inoltre raffredda i cavi, riducendo la dissipazione di energia sotto forma di calore. In uno scenario ideale di pioggia “pulita” seguita da tempo soleggiato la produzione di un impianto può aumentare anche tra il 20% e il 30%.

È pur vero che la pioggia può anche acuire il suo effetto negativo sulla produzione elettrica di un impianto fotovoltaico: è il caso delle piogge cariche di particelle di sabbia e terra portate dai venti caldi, che spesso si presentano in estate, che sporcano i pannelli e formano delle incrostazioni soprattutto nella zona di contatto tra le celle fotovoltaiche e le cornici dei moduli. Per questo è fondamentale programmare dei lavaggi periodici durante l’anno.

Anche il vento è a volte alleato a volte nemico del fotovoltaico: da un lato può contribuire alla pulizia dei pannelli e a raffreddarne la parte posteriore degli stessi aumentandone l’efficienza, riducendo la dissipazione energetica dovuta al calore, dall’altro venti troppo forti possono scardinare i pannelli dal proprio basamento.

In EF Solare Italia grazie all’esperienza e alle competenze dei nostri professionisti siamo in grado di gestire attivamente l’influenza delle stagioni e degli elementi atmosferici, elaborando modelli statistici basati su dati storici, grazie ai quali è possibile predisporre efficienti piani manutentivi per i nostri impianti fotovoltaici.

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