Il revamping degli impianti e le soluzioni tecnologiche per un corretto monitoraggio e manutenzione degli impianti ci permettono di ottimizzare la gestione del nostro parco di impianti fotovoltaici e di massimizzarne la resa, generando valore e trainando lo sviluppo del settore.

REVAMPING, LUNGA VITA AGLI IMPIANTI FOTOVOLTAICI: IL CASO DI VENUSIA

Con il termine revamping si intende un intervento di ammodernamento di un impianto tecnologico, finalizzato ad allungarne la vita operativa ripristinandone la massima efficienza. Nel settore del fotovoltaico questa attività consente agli operatori di evitare perdite economiche, anche consistenti, dovute alla diminuzione della produttività a causa del degrado dei componenti principali.

L’inverter è uno dei componenti principali di un impianto fotovoltaico non solo in termini di tecnologia ma anche sotto il profilo economico, in virtù del costo di questo tipo di apparecchiatura, ma anche delle perdite economiche che possono derivare da un suo non corretto funzionamento. La diminuzione di efficienza o di disponibilità operativa dell’inverter comporta infatti, nel tempo, perdite di produzione.

Il nostro parco fotovoltaico ospita circa ottocento inverter di numerose marche, per i quali stiamo sviluppando un programma generale di ammodernamento e unificazione basandoci sull’esperienza maturata sul campo, come ad esempio nell’impianto di Venusia, ubicato nella regione Lazio.

L’impianto di Venusia è entrato in esercizio nel 2011, costituito da 34.500 moduli in silicio cristallino, per un totale di 1.150 stringhe collegate a 16 inverter centralizzati. Ha una potenza complessiva di poco più di 8 MW.

Gli inverter originariamente installati si sono presto rivelati poco affidabili a causa di numerosi guasti alla componentistica interna, tra cui la scheda di controllo, la scheda IGBT, le ventole di raffreddamento e i contattori AC.

Questi difetti hanno determinato un decremento progressivo e irreversibile delle performance nel biennio 2014-2015 comportando in questi due anni una perdita di 1.110 MWh.

Per risolvere il problema si è pianificato il revamping delle unità maggiormente difettose: la soluzione è stata la sostituzione di tali inverter con quelli di un’altra marca, dopo una nuova stringatura dei moduli fotovoltaici. Successivamente alle operazioni di sostituzione in campo delle unità originali, abbiamo rilevato un miglioramento dell’efficienza delle sezioni di impianto interessate, quantificabile tra il 10% ed il 18% medio annuo. Tale incremento è riconducibile a due fattori: l’aumento della disponibilità nel regolare esercizio delle nuove macchine e l’aumento delle performance di conversione delle stesse.

Il revamping degli impianti e le soluzioni tecnologiche per un corretto monitoraggio e manutenzione degli impianti, come l’uso della termografia aerea tramite droni o l’elettroluminescenza, ci permettono di ottimizzare la gestione del nostro parco di impianti fotovoltaici e di massimizzarne la resa, generando valore e trainando lo sviluppo del settore.

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