Il fotovoltaico continua a trainare la crescita delle rinnovabili in Italia: secondo il Renewable Energy Report 2025 dell’Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano, nel 2024 sono stati superati per il secondo anno consecutivo in questo settore i 5 GW di nuove installazioni, portando la capacità annua incrementale a 6.027 MW (+15% rispetto al 2023). Un risultato importante, spinto soprattutto dagli impianti di taglia medio-grande, che da soli rappresentano oltre il 43% della nuova potenza. Tuttavia, per centrare gli obiettivi al 2030 – che prevedono il traguardo di 79 GW di fotovoltaico – servirà accelerare ancora rispetto agli incrementi annuali registrati.
Tra gli ospiti chiamati a intervenire Michela Demofonti, Head of Institutional Affairs & External Communication di EF Solare Italia ha offerto una visione articolata sullo stato del fotovoltaico utility-scale in Italia e sulle prospettive dell’agrivoltaico. Riguardo al contesto normativo e di mercato, EF Solare Italia ha espresso, durante l’evento, un giudizio nel complesso positivo.
Il settore mostra segnali incoraggianti sia sul fronte della crescita, che su quello degli strumenti a supporto della bancabilità degli investimenti.
“Il nostro giudizio sul quadro normativo-regolatorio per gli impianti fotovoltaici utility scale è complessivamente positivo per tre motivi.
Primo: il mercato è in forte espansione — nel 2024 abbiamo visto 6 GW di nuova capacità installata, di cui oltre il 40% da impianti utility scale.
Secondo: il quadro regolatorio sta andando verso forme di Contracts for Difference (CfD), e la garanzia statale sta diventando un elemento abilitante che accelera la bancabilità dei progetti.
Terzo: l’Italia è avanti anche sul fronte della flessibilità e dell’adeguatezza del sistema, pensiamo al capacity market e/o al MACSE, fondamentale per lo sviluppo dello storage” ha spiegato Michela Demofonti durante la tavola rotonda che l’ha vista confrontarsi con Pierluigi Nalin, Direttore Sviluppo Rinnovabili di Edison, Michele Pizzolato, Head of Regulatory Affairs di Eni Plenitude e Federico Gallo, Sr. Consultant di En-Creative per Elettricità Futura.
Tuttavia, Demofonti ha sottolineato come questo scenario positivo si muove su due piani distinti che devono progredire in maniera coordinata:
“Da un lato c’è il processo normativo alla base dello sviluppo delle installazioni sul territorio, che sta avendo un andamento non lineare – basti pensare all’evoluzione normativa dell’ultimo anno a seguito dell’emanazione del DM Aree idonee. Dall’altro, il quadro dei meccanismi di mercato a supporto della transizione a favore delle rinnovabili, dove invece l’Italia è tra i Paesi più evoluti in Europa. È, quindi, necessario coordinare i due piani perché senza uno sviluppo ordinato e coerente delle rinnovabili sul territorio non sarà possibile usufruire della route to market favorevole che si sta determinando.
A livello politico bisognerebbe riprendere il dialogo tra Stato e Regioni per l’individuazione delle aree a vocazione energetica (aree idonee ed aree di accelerazione) e completare velocemente il quadro regolatorio implementando un market design coerente sia lato mercato che reti, per evitare che i costi della transizione ricadano sulle rinnovabili.”
EF Solare Italia ha posto particolare attenzione all’agrivoltaico, una tecnologia in cui l’azienda è pioniera e che oggi rappresenta una concreta opportunità per coniugare decarbonizzazione e valorizzazione del territorio agricolo.
“Abbiamo un’esperienza ultradecennale nelle serre fotovoltaiche — il nostro agrivoltaico 1.0 — ed in questi anni abbiamo sviluppato un innovativo modello. L’agrivoltaico è una soluzione vincente che coniuga le esigenze di decarbonizzazione con quelle del settore primario. Il DM Agrivoltaico PNRR ha mostrato un’importante partecipazione da parte degli operatori, con il contingente iniziale ampiamente superato. È però un decreto limitato nel tempo. Ad oggi purtroppo né nel DM FER 2 né nel DM FER X sono presenti contingenti ad hoc per l’agrivoltaico, capaci di riconoscerne il valore aggiunto.”
Una tecnologia promettente che richiede investimenti e una visione politica di lungo respiro, come sottolineato: “Sì, i costi dell’agrivoltaico sono un po’ più alti rispetto al fotovoltaico a terra, ma ciò è dovuto alla possibilità di integrare due settori e di creare valore e occupazione anche per l’operatore agricolo. Dal punto di vista politico e delle amministrazioni locali vediamo una volontà di promuovere questa tecnologia, ma non ritroviamo un riscontro concreto nei meccanismi regolatori che si stanno definendo. È, invece, fondamentale dare una visione di medio periodo per stimolare gli investimenti e sostenere questa traiettoria di sviluppo.”
L’intervento di EF Solare Italia all’Energy & Strategy ha posto al centro la necessità di un approccio coordinato e integrato alla transizione energetica. La combinazione tra un quadro regolatorio stabile, strumenti di mercato efficaci e pianificazione territoriale condivisa è la chiave per valorizzare il potenziale del fotovoltaico in Italia — anche nelle sue forme più innovative come l’agrivoltaico. EF Solare Italia continuerà a contribuire al dialogo istituzionale e tecnico con l’obiettivo di promuovere uno sviluppo sostenibile e strutturato delle energie rinnovabili, al servizio del sistema Paese.
Guarda l’intervista completa a Michela Demofonti sul canale YouTube di EF Solare Italia.